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Città di Fermo

Fermo, città industriale, commerciale e agricola delle Marche, è situata sulla parte più elevata di un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna ed Ete Vivo, dove si staglia la grande Cattedrale dedicata all’Assunta. I primi dati certi di insediamento risalgono al sec. VIII a.C.. Divenne colonia di diritto latino nel 264 col nome di Firmum Picenum. Grande esempio di romanità sono le Cisterne Romane che servivano alla raccolta delle acque per l’approvvigionamento della colonia romana. Altri luoghi di interesse sono: Piazza del Popolo, circondata dai più antichi e prestigiosi palazzi della Città; Palazzo dei Priori, antica sede del Comune, oggi sede della Pinacoteca Civica, il cui percorso comprende anche la visita alla straordinaria Sala del Mappamondo e alla mostra archeologica permanente: “Fermo dai Villanoviani ai Piceni.”; il Teatro dell’Aquila, uno dei più grandi e prestigiosi teatri della regione Marche; Corso Cefalonia e Corso Cavour, dove si affacciano i più eleganti e ricchi palazzi della città.
Le Cisterne Romane (I sec. d.C.)
La struttura, progettata per la conservazione e la distribuzione dell’acqua a tutta la città di Fermo, rappresenta un vivo esempio di altissima ingegneria idraulica. All’interno si possono apprezzare le tecniche costruttive in calcestruzzo delle imponenti murature, le tracce dell’intonaco impermeabile e i pozzetti di aerazione per la depurazione delle acque.
Teatro dell’Aquila
Il Teatro dell’Aquila costruito tra il 1780 e il 1790, rappresenta uno dei teatri più grandi e prestigiosi della Regione Marche: conta cinque ordini di palchi e 870 posti. Il recente e accurato lavoro di restauro, terminato nel 1997, l’ha restituito all’antico splendore. La ricchezza del teatro è accresciuta dal lampadario in ferro e legno dorato, dalla pittura del soffitto, dipinto con scene mitologiche, e dalle eleganti e sobrie decorazioni dei palchi.
Pinacoteca Comunale
La Pinacoteca si trova nello splendido Palazzo dei Priori sito in Piazza del Popolo. All’interno sono esposte preziose opere di pittura tardo-gotica, le Storie di S.Lucia del veneziano Jacobello del Fiore, Vittore Crivelli imponenti opere seicentesche quali la Natività di P. P. Rubens e la Pentecoste di G. Lanfranco; inoltre, all’interno del percorso di visita, è possibile vedere la Sala del Mappamondo, antica sala della Biblioteca di Fermo, e le Sale di Rappresentanza.
Sala del Mappamondo
La Sala del Mappamondo, inclusa nel percorso di visita della Pinacoteca Civica, fu allestita nel 1688 per volere del Cardinale Decio Azzolino, confessore e consigliere personale della Regina Cristina di Svezia. Nell’elegante scaffalatura in noce sono conservati i libri (1250 circa) del medico fermano Romolo Speziali, dottore presso la Regina stessa. All’interno della sala è conservato un mappamondo del 1713 (185 cm di diametro), realizzato su carta reale di Fabriano dal cosmografo della Serenissima Abate Moroncelli.
Mostra archeologica “Dai Villanoviani ai Piceni”
Situata all’interno del Palazzo dei Priori, ospita reperti inerenti alla civiltà Villanoviana e Picena, rinvenuti a Fermo, datati dalla prima età del ferro (IX sec. a.C.), al III secolo A. C.
Musei Scientifici di Villa Vitali
Situati all’esterno delle mura di cinta della città, i musei scientifici sono ospitati all’interno della splendida struttura di Villa Vitali, costruita nella prima metà del XIX secolo da una famiglia locale.
All’interno della villa è possibile visitare il Museo Polare Etnografico “Silvio Zavatti”, unico in Italia a conservare reperti di popoli eschimesi e cimeli delle esplorazioni fatte dal prof. Silvio Zavatti nelle regioni polari, il Museo Ornitologico “Tommaso Salvadori”, collezione privata di uccelli imbalsamati tra cui specie oggi rarissime, e la “Sala della meteorite”, che conserva l’esemplare caduto a Fermo il 25 settembre 1996.
Museo della Pipa
Il museo comunale delle pipa Nicola Rizzi è il V° museo situato nella struttura dei musei scientifici di Villa Vitali situati a Fermo nelle Marche. È stato inaugurato il 17 settembre 2005 e raccoglie una collezione di pipe per il fumo del tabacco. In questo contesto, tra variegati materiali di realizzazione, tra cui le pipe in legno che sono le più popolari, le pipe di terracotta assumono particolare rilevanza per il nostro territorio.
La galleria, su idea del suo curatore Paolo Dioguardi, è stata intitolata a Nicola Rizzi, donatore di gran parte della collezione base. Altre pipe provengono da collezioni private tra le quali quella del giornalista scomparso Mario Azzella, dell’avvocato Toni Pascual, collezionista spagnolo di nota fama, a cui si deve la presenza delle pipe pre-colombiane e, al collezionista locale, Paolo Le Bour grande raccoglitore di pipe antiche. Tra i pezzi esposti si annovera una pipa di schiuma che appartenne a Giuseppe Garibaldi e altre di famosi fumatori quali: Sandro Pertini, Luciano Lama, Vittorio Feltri, Alessandro Curzi, Mammì ed altri.

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